AIDO

Benvenuto, qualsiasi sia il tuo interesse verso l’associazione AIDO e i suoi scopi, speriamo di poter essere utili qui con esaurienti risposte, se interpellati saremo a disposizione per qualsiasi chiarimento. La storia dei trapianti in Italia inizia il 28 febbraio 1956 con la morte del Beato Don Carlo Gnocchi, che nel suo testamento donò le proprie cornee a due ragazzi dimostrando di saper amare anche dopo la morte. Questo grande gesto d’amore è il seme di una nuova coscienza sociale italiana. Il 3 dicembre 1967 il chirurgo Barnard Christian, come tutto il mondo ricorda, effettuò il primo trapianto cardiaco, il paziente visse solo 19 giorni, superando le difficoltà immunologiche il secondo trapiantato visse due anni. Quanti progressi da allora … la scienza ha sempre lottato con fatica e determinazione per il bene dell’uomo, ma anche noi dobbiamo crescere con la nostra coscienza civile e morale sulle orme di Giorgio Brumat che fondò per primo a Bergamo il DOB, poi divenuto AIDO. Essenziale è abbattere con la nostra generosità le lunghe liste, ultima speranza per i malati in attesa di trapianto. Ogni anno vengono effettuati in Italia circa 3.000 trapianti, ma le liste di attesa tornano sempre purtroppo ad essere piene al medesimo livello; paura, speranza, dolore animano i malati…per qualcuno c’è una grande gioia e dall’altra parte necessariamente il dolore di una perdita, il coraggio di dare una vita nuova. Parenti dei donatori defunti e riceventi sulla loro pelle hanno provato ciò che nessuno di noi è in grado di descrivere, ma loro, testimoni del nostro tempo ci dicono che decidere di aiutare gli altri post mortem è una cosa giusta.
SE NON LO AVETE GIA’ FATTO VI INVITIAMO A RIFLETTERE ED ISCRIVERVI CON CONVINZIONE ALL’AIDO.